Tra Guyot e Pergole

Cantine Aperte compie vent'anni ed è un appuntamento, che per quanto commerciale sia, fa sempre piacere parteciparvi.
Le tre cantine visitate sono tutte nel Valpolicella classico, ma il loro approccio verso il vino è tutt'altro che lo stesso.


La prima visitata è F.lli Recchia, vini già conosciuti, bei prodotti, per una cena da amici vai sul sicuro.
Il sommelier "resident" ci accompagna per le varie zone della cantina, spiegando ai meno dotti le fasi della produzione del vino. Amarone Ca' Bertoldi, un vino coccolato vicino a casa, fin troppo "simpatico" per essere il "padrone" della Valpolicella. Venduto bene, ma molto particolare è stato il bianco passito affinato in botti di acacia che porta l'umile nome di Le Vigne Bianche, lo vedo addirittura da formaggi.


Il paesaggio ci intrattiene fino a giungere a Villa Spinosa, una stupenda tenuta immersa in filari Guyot (al contratio della più diffusa pergola veronese). La visita è stata condotta da Enrico Cascella Spinosa, il proprietario di casa, che al contrario dei suoi competitors ci teneva a presentare la propria cantina per la filosofia, con termini "potabili, ma dissetanti". Ci tengo a precisare questo lato perchè son capaci tutti a chiamare il blasonato enologo per confezionarti un'ottima bevanda, ma il vino non è solo chimica, è amore e dettagli, una storia molte volte più contorta dei viticci.
Il risultato di una chiaccherata piacevole è che stato che del vino ce ne eravamo quasi dimenticati. Quasi perchè il Guglielmi di Jago era davvero speciale, è il vino che vorresti in cantina da tenere gelosamente impolverato. Tutela Bigusto!







Passiamo alla nota triste?!
Santa Sofia, Pedemonte. Dire commerciale è poco. Organizzazione scarsa e vini banali, veramente poco amore. A peggiorare il tutto è stata l'orda di mentecatti che come falene sui lampioni si accalcavano per mendicare poche lacrime di vino. Fortuna che Villa Serego del Palladio, progettata nel 1565, e mai conclusa, con il suo immenso giardino, e una notevole serra, ha risollevato le sorti della visita.




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