Carne Oltreconfine

Nella slovena Bovec, un tempo l'italiana Plezzo, nel Parco nazionale del Triglav, si trova il ristorante Pristava Lepena che ci ha ospitati in un pranzo a base di carne.

 Bovec

Patate con Skuto ed erbe aromatiche


  Un antipasto di salumi locali, molto speziati

 una "Fiorentina" con contorno

 Tagliata

 Vitello ripieno con pane, e spezie, molto particolare





Tutela!

Una montagna di gusto

Eventi enogastronomici sono un must di Bigusto, infatti da tempo amiamo definirci Food Correspondent. Un evento che unisce il territorio e le sue eccellenze, doveva essere annoverato tra le missioni più prestigiose!
Magnaloppet 2012, Bosco Chiesanuova, piena Lessinia veronese.
Una giornata tra valli, contrade, pascoli e boschi, che ha attirato più di un migliaio di persone per riscoprire un paesaggio che tutto il mondo ci invidia con i suoi sapori e le sue tradizioni.










Funghi, sopressa nostrana e formaggio (Monte Veronese 6 mesi) con polenta.
special guest: olive sott'olio della lessinia
Abbinato ad un Chardonnay





Tutelato il cuoco



Gnocchi sbatui con la fioretta
Abbinato ad un Valpolicella

Se devo scegliere un piatto con il quale presentare l'evento è senza dubbio Gnocchi sbatui con la Fioretta (sottoprodotto della ricotta). Scenica è stata la preparazione, dove, per mole di lavoro, è stata fondamentale la cooperazione maschile ai fornelli. A completare il piatto, una pioggia di Grana e Ricotta affumicata con un fiume di burro fuso e spezie (segrete, a dir della cuoca).



Spiedino di carne con polenta brustolà, bruschetta con patè di olive, formaggio Monte Veronese (12 mesi circa)
Abbinato con un Valpolicella Ripasso





Fragole e dolci della Lessinia
Abbinato con un passito bianco (Recioto fuori DOC)
Un saliscendi gastronomico che, per l'affluenza, ha saputo presentare il meglio di un territorio.
Comune di Bosco Chiesanuova

4 cuochi per il Doppio Sapore

Farsi tentare dalla cucina di Perbellini è facile, poche righe dei colleghi del "El Pessegato Moro" e subito prenoto.
La Locanda 4 Cuochi si presenta con spesse tende che cingono il locale a tutela del clima conviviale. La cucina è a vista, e ciò è sempre un bene. Dato lo scarso preavviso, erano liberi soltanto i tavoli alti, ma si è rivelata una scelta piacevole, dando la possibilità di osservare il locale da una prospettiva differente e informale. Sarà stato perchè era venerdì, ma oggettivamente non potevano esserci solo i quattro cuochi a reggere il gastronomico fortino, dei validi aiutanti collaboravano a cucinare e a servire.




Il nostro menù era composto da:

Battuta di Fassona e ricotta di bufala con pesto di fave e pecorino
Crema di ceci, burrata, olio del Garda e pepe nero affumicato

Maialino croccante con salsa al mirto e pappa di zucchine
Spezzatino rosa di manzo all'Amarone, piselli, carote e indivia

Millefoglie "Strachin"
Mascarpone & caffè

Franciacorta Dosaggio Zero, Cantina Arici

Valpolicella Classico 2010, cantina Ca' Rugate
Recioto bianco
grappa Storica
caffè










Il Maialino croccante è senza dubbio il piatto forte, ma la delicatezza della Battuta di Fassona è qualcosa che probabilmente ricorderò.
Una cucina dai pochi sapori per piatto, ma ben studiati e presentati molto bene, una selezione di vini non estesa, ma curata, e un servizio professionale completa il profilo.
Consiglio infrasettimana se non si vuole la ressa.
Tutela Bigusto!

Un meritato ristoro

Tutto è cominciato con un'escursione raminga tra la Valle dei Progni e la Val Sorda, a Fumane, in provincia di Verona e, si sa, camminando vien fame.



Subito dopo Ca Gottolo, prima di salire verso la celebre Grotta di Fumane (Riparo Solinas), si incontra una casa solitaria, in zona Molin del Cao, è il Bar Trattoria Italo Chesini.
Meta per di escursionisti della stupenda valle di calcari giurassici, nasconde dietro alla facciata di ristoro, una cucina degna di attenzioni.







Maltagliati con speck, rucola e funghi (chiodini e finferli)



Spezzatino di cinghiale con polenta


Missotta

Parlando con Franca ho scoperto che la gestione era totalmente familiare, lei e la figlia al banco e in sala, mentre la madre e il padre in cucina. Ma l'inizio di questa storia risale al '61 ad opera della nonna che fondò un'osteria, che col passare del tempo è divenuta il ristorante che vediamo oggi, con la particolarità di essere tutta al femminile perchè tramandata di madre in figlia.
Altra particolarità, oramai rara e sempre più apprezzata, è l'allevamento di conigli e galline, che unite ad altre prelibatezze del territorio, danno un menù semplice, ma caratteristico.

Apertura esclusivamente estiva e a mezzogiorno.