Orzo, luppolo e...

Si fa presto ad ordinare "una birra" e la maggior parte dei clienti vogliono una bionda beverina, ma non tutti se la meritano!
Sarà che in Italia la birra è arrivata poco e male, sarà che il vino la sovrasta, o non so, che va giù troppo bene per essere gustata, ma fattostà che è un mondo da scoprire, fatto di tradizioni, lavoro e perchè no, anche di fantasia.

... eh sì, nel mondo delle birre, da qualche anno molte cose sono cambiate. Un universo in continua evoluzione, mastri birrai giovani e meno giovani (e, purtroppo, anche qualcuno di improvvisato) sperimentano, provano, mescolano, affinano nuove birre creando un'offerta davvero vastissima nella quale non è sempre facile orientarsi.
Onore al merito, il birrificio che ha fatto da traino a questa nuova era della birra artigianale è il Birrificio Baladin, dove il vulcanico Teo Musso continua a sperimentare creando, ad esempio, birre affinate in barriques già "bagnate" da vini preziosi.

Parli con i birrai e dicono che oramai birrifici artigianali vengono su come i funghi, ma quelli bravi si notano e nel suo girovagare la delegazione Bigusto Food ha recentemente avuto modo si conoscerne un paio: L'Olmaia e Via dei birrai 32, che meritano di essere consigliati per la loro professionalità e soprattutto per i loro eccellenti prodotti. Entrambi producono esclusivamente birre ad alta fermentazione, rifermentate in bottiglia.

Moreno Ercolani de L'Olmaia, lavora a Montepulciano (Siena) e con le materie prime della Val d'Orcia produce birre ad alta fermentazione, rifermentate in bottiglia, non pastorizzate, non filtrate, senza conservanti.


Qui la nostra preferenza è andata a "La 9", un'ambrata ad alta fermentazione, rifermentata in bottiglia, dal gusto secco ma deciso con una doppia luppolazione, molto equilibrato grazie all'utilizzo di malto caramellato. La 9 accompagna piatti strutturati e speziati.


Una "chicca" che ben esprime il legame de L'Olmaia con il territorio della Val d'Orcia è la PVK, creata utilizzando i cereali tipici della Val d'Orcia: grano tenero, grano duro, orzo e avena, tutti non maltati con una aggiunta, a fine bollitura, di spezie quali pepe rosa, coriandolo e scorza di arancia amara. Fresca, poco alcolica, molto beverina e profumatissima, nel complesso è una birra perfettamente equilibrata.


Via dei Birrai 32 si trova a Pederobba (Treviso) ed è della scuola belga.


Le birre di Via dei Birrai 32 si distinguono subito per la grafica, essenziale e d'impatto, stracopiata dai microbirrifici più recenti ma inconfondibile, anche grazie agli speciali tappi che, una volta aperta la bottiglia, diventano colorati e originali portachiavi.

Tra le 7 birre proposte da Via dei Birrai 32, sicuramente consigliamo l'Audace, una bionda forte doppio malto speziata, ad alta fermentazione e rifermentata in bottiglia, dal perlage fine e dal colore giallo paglierino talvolta appena velato di lievito. La schiuma è bianca, compatta, sottile e persistente. Le sue note agrumate, di fiori gialli caldi (tarassaco, camomilla), di mandorla e pesca sciroppata.
è perfetta per accompagnare cibi sostanziosi non troppo grassi, affumicati come gli sfilacci di cavallo, formaggi come il montasio stravecchio; se volete essere davvero originali, l'Audace sorprende anche con le ostriche.



La seconda nostra preferita è l'Oppale, una chiara corposa molto luppolata, anche questa ad alta fermentazione e rifermentata in bottiglia.
Il colore è chiaro con riflessi ramati, il bouquet ha note di caramello e toffee con sentori erbacei e fruttati di ananas maturo.
Dal sapore equilibrato tra il dolce del caramello e l’amaro, si abbina a cibi grassi come carni rosse alla griglia e in umido, spiedo, salmone e anguilla, formaggi stagionai ed erborinati.



Inutile soffocarvi di parole, se vi piacciono le birre, cercatele ed assaggiatele, noi intanto li abbiamo tutelati!

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